Classe V

Esploratori alla scoperta di tanti perché…

n questo anno facciamo una sintesi di tutto il lavoro svolto e poiché i bambini adesso hanno grande capacità di farsi domande, chiedere le ragioni e documentarsi, facciamo un salto indietro nel tempo per capire perché molte scelte dell’uomo a lungo andare hanno finito per danneggiarlo.

Ricerchiamo le origini, osserviamo l’evoluzione e le conseguenze dell’utilizzo di alcuni materiali.

Capiamo insieme quali sono le energie che possiamo utilizzare senza creare danno all’ambiente e riflettiamo sul fatto che se si parla di energia si parla di tutto ciò di cui abbiamo bisogno: automobili, aerei, riscaldamento, abiti, cibo. Capiamo l’importanza del cibo a km 0, dei prodotti naturali, biologici che fanno bene all’ambiente e al nostro corpo.

Osserviamo le zone climatiche della Terra e distinguiamo i prodotti che da esse hanno origine.

Obiettivi didattici

Essere consapevoli del significato di società sostenibile attraverso un consumo consapevole, l’abbattimento degli sprechi, la raccolta differenziata e il riciclo.

Riconoscere le principali interazioni tra mondo naturale e comunità umana, individuando alcune problematiche dell’intervento antropico negli ecosistemi.

Osservare, analizzare e descrivere prodotti naturali impiegati nella vita quotidiana. Conoscere le fonti di energia e capire l’importanza degli sprechi.

Attività

Storia di un contenitore.

Facciamo una ricerca in gruppo.

Circa seimila anni fa i Greci, poi i Romani avevano la necessità di esportare considerevoli quantità di olio di oliva utilizzando anfore di argilla sulle quali incidevano il luogo di origine e il produttore, introducendo il concetto di “brand” e quello di “marchio di origine”. Proviamo a riprodurle con il das e incidiamo il nostro marchio.

Nel Medioevo il contenitore diventa di metallo e di vetro. Verso la fine del 1800 è stata inventata la plastica (Pet).

Da allora moltissimi contenitori sono stati fatti di plastica, perché? Sono più leggeri, costano meno, sono infrangibili e da pieni molto resistenti. E’ senz’altro la soluzione più economica e vantaggiosa. Importanza del packaging per la protezione dalla manipolazione e dagli agenti atmosferici; per la conservazione nel tempo; per un trasporto sicuro.

Visitare possibilmente una centrale del latte. Ricercare cos’è la plastica e da cosa è fatta.

Viaggio di una bottiglia di plastica.

La conoscenza di questo viaggio ci porta a riflettere su come un diverso comportamento replicato per centinaia di miliardi di volte potrà veramente essere d’impatto sul pianeta. Inventiamo insieme una storia partendo da questo incipit.

Martino era in vacanza al mare con i suoi genitori. Passava le giornate a fare lunghi bagni , ma il suo momento preferito era il pic-nic del pranzo: i nonni distribuivano ad ognuno un piattino di plastica e lo riempivano con le migliori prelibatezze. Un giorno il nonno disse: ”Oggi vai tu Martino a gettare la spazzatura”. Guardiamo insieme su internet le isole di plastica che si stanno formando. I frammenti di plastica si mescolano e confondono con il plancton.

Realizziamo un cartellone nel quale evidenziamo come sostituire alcuni oggetti di plastica.

La spesa a chilometro zero.

Come viene trasportata la merce ai nostri negozi? Quanto carburante occorre ad un aereo per arrivare da un paese all’altro?

Visitiamo un supermercato e facciamo una piccola spesa facendo attenzione nello scegliere prodotti del nostro territorio. In classe creiamo mappe di produttori biologici locali (regionali); cerchiamo i piccoli produttori per “una spesa buona con la Terra” (o Eco-logica).

Creiamo un ricettario eco-sostenibile suddividendo il cibo per ogni stagione.

La parola energia.

Ricerchiamo a gruppi che cosa è l’energia e a che cosa serve.

Realizziamo un cartellone con i vari tipi di energia: termica, meccanica, chimica, elettromagnetica, gravitazionale, nucleare.

Riconoscere le diverse forme di energia nella vita di tutti i giorni ritagliando le immagini. Dai giornali. Fare esperimenti per produrre energia. Alcuni esempi: generare elettricità rinnovabile da un limone, da una patata, da un pettine e da un palloncino.

Trasformazione da energia cinetica(oggetti in movimento) a energia termica(calore). Occorre un filo di ferro, un martello una base d’appoggio di metallo. Picchiare sul filo di ferro e deformarlo. Dopo un po’ toccare il filo di ferro nel punto in cui è stato colpito con il martello. L’energia cinetica si è trasformata in energia termica che si disperde nell’ambiente, infatti il filo di metallo si raffredda.

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