Lunedì 7 aprile i bambini e i ragazzi del nido, della scuola dell’infanzia e della scuola primaria del nostro Istituto Faà di Bruno di Campi Bisenzio hanno avuto una gradita visita da parte delle Suore Minime di NS. Signora del Suffragio del cui fondatore, Francesco Faà di Bruno, l’Istituto – al quale le Suore Minime hanno dato vita nel lontano 1939 guidandolo fino alla soglia degli anni 2000, – porta il nome.
L’occasione della visita è stata quella di un anniversario importante, quello dei 200 anni dalla nascita del Beato Francesco, avvenuta nel 1825 ad Alessandria.
Le suore che sono venute a trovarci sono state Suor Carla, che ha vissuto molti anni a Campi Bisenzio, ricoprendo vari ruoli e svolgendo molteplici attività, tra le quali nei primi anni duemila anche quella di insegnante di religione alla scuola primaria, Suor Mariangela, che sul finire degli anni novanta ha insegnato alla nostra scuola dell’infanzia e suor Andrea che durante l’anno vive parte in Italia e parte in Argentina, che a Campi non ha mai vissuto ma che siamo tutti stati estremamente contenti di conoscere e con la quale è nata subito familiarità.
Con i bambini più piccoli le suore hanno avuto momenti di incontro nelle loro classi e sezioni, salutandoli e raccontandogli chi erano e perché erano venute a trovarli, mentre con i bambini della scuola primaria c’è stata la possibilità di svolgere un bell’incontro in palestra, durante il quale hanno potuto scoprire meglio chi fosse il Beato Francesco e quali fossero le sue opere “visonarie” realizzate in un tempo così lontano da noi ma non molto diverso per necessità e bisogni sia materiali che spirituali: opere di assistenza sociale, in particolare per le donne, una tipografia, una lavanderia, una biblioteca circolante, un emporio, solo per citarne alcune.
I bambini sono rimasti stupiti di quanto Francesco avesse la preoccupazione che ogni uomo e ogni donna potesse vivere con dignità, lui che, proveniente da una ricca famiglia piemontese e avviato ad un’importante carriera militare, seppe usare dei suoi talenti – fu anche scienziato, matematico, architetto e professore – per testimoniare quanto la vita può essere bella e intensa alla luce della fede in Cristo, della quale seppe dare in maniera vigorosa ragione all’interno di un contesto scristianizzato e positivista.
Al termine dell’incontro c’è stato anche spazio per le domande e poi per un canto fatto insieme ed infine ci siamo salutati, nella certezza che ci saranno ancora altri di questi incontri per rinsaldare la nostra amicizia.
Federica Belli e tutto il personale dell’ Istituto Faà di Bruno di Campi Bisenzio